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Le imprese del filato in sofferenza nel 2019

Nel 2019 il fatturato è calato del 5,8 per cento sulla base dei dati diffusi alla vigilia di Pitti Filati. Lana e cotone in crisi, il lino resiste

La nuova edizione di Pitti Filati alla Fortezza da Basso, in programma da domani, si apre con l'amaro in bocca dopo un 2019 complicato per il settore. Questo si evince dalle elaborazioni preliminari del Centro Studi di Confindustria Moda per Sistema Moda Italia diffuse proprio alla vigilia dell'apertura del salone. Il dato saliente riguarda il fatturato che, dopo due anni di timida ripresa, è calato del 5,8 per cento, cioè una diminuzione di circa 2.760 milioni di euro. In territorio negativo anche la produzione di filati che scende del 5,4 per cento. 

Sofferenza registrata anche sul versante delle esportazioni per le quali, sulla base dei dati dei primi dieci mesi dell'anno, si prevede una retrocessione pari a -4,9 per cento. Per quanto riguarda l'import, il calo registrato è del 3,1 per cento. In calo del 4,5 per cento anche il mercato interno.

Guardando nel dettaglio, a soffrire di più sono i filati di lana, che pesano per l'80 per cento sul fatturato totale, e quelli di cotone. Il lino, invece, archivia il 2019 con una tendenza all'aumento.