Cronaca

I signori e gli schiavi di Chinatown

Centinaia di perquisizioni a Prato contro un'associazione a delinquere specializzata nell'immigrazione e nella permanenza illegale di cinesi in Italia

All'alba di stamani la procura di Prato ha fatto scattare un'operazione con centinaia di perquisizioni in ditte cinesi e studi di professionisti con sede in Toscana e nel resto del Paese. I reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata alla sistematica attività di permanenza, in condizioni di illegalità, di cittadini cinesi sul territorio nazionale. Obiettivo che veniva raggiunto (aggirando o violando le leggi in materia  fiscale, previdenziale e della sicurezza sui luoghi di lavoro. I membri dell'organizzazione sono accusati anche di falsità ideologica nel rilascio e nel rinnovo di permessi di soggiorno e di immigrazione clandestina.

"Il primo dicembre del 2013, giorno del tragico rogo della Teresa Moda a Prato, in cui cinque uomini e due donne cinesi morirono nel rogo della fabbrica dove lavoravano ma anche vivevano, è stato lo spartiacque - ha commentato il presidente della Regione Enrico Rossi commentando la notizia - Da allora l'impegno istituzionale si è rafforzato con attività di prevenzione, controllo, percorsi paralleli di rientro e di 'affiancamento'", 

"Non devono esistere zone franche, i diritti dei lavoratori sono al centro della nostra politica - ha concluso Rossi - ed è per questo oggi plaudo all'iniziativa della Procura di Prato e della Guardia di Finanza che con la loro attività di repressione ci consentono di lavorare meglio affinché emerga dall'illegalità il valore di un'economia sommersa che Irpet stima aggirarsi intorno al miliardo di euro l'anno".