C'è un terzo indagato per la morte sul lavoro di Luana D'Orazio. Si tratta del marito della titolare dell'azienda dove la ragazza è deceduta, stritolata da un orditoio. L'uomo è coinvolto nell'inchiesta in veste di amministratore di fatto della fabbrica e addetto alla manutenzione del macchinario che ha ucciso l'operaia.
Le accuse a suo carico sono le stesse contestate alla moglie e al tecnico manutentore del'impresa: omicidio colposo e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Gli accertamenti effettuati dai periti nominati dalla procura avrebbero evidenziato che il macchinario al quale la ragazza stava lavorando il giorno dell'incidente era regolarmente munito di fotocellula per l'abbassamento automatico del cancello di protezione ma, per qualche motivo da chiarire, i dispositivi di protezione non hanno funzionato.
Luana D'Orazio è morta il 3 Maggio scorso. Aveva 22 anni e un figlio di 5, ora affidato ai nonni.