Cronaca

Morte di Luana, l'orditoio gemello era manipolato

Lo hanno stabilito gli accertamenti del consulente nominato dalla procura per chiarire cause e responsabilità della morte sul lavoro dell'operaia

Luana D'Orazio

L'orditoio identico a quello che ha ucciso Luana D'Orazio in un'azienda tessile del pratese aveva i sistemi di sicurezza manipolati. Lo hanno stabilito le verifiche messe in atto dal consulente tecnico nominato dalla procura nell'ambito  dell'indagine sulla tragica morte sul lavoro della ragazza (vedi qui sotto gli articoli collegati).

Nelle ore immediatamente successive all'incidente, il macchinario che aveva stritolato la giovane operaia fu messo sotto sequestro insieme ad un macchinario gemello situato poco distante. Ieri il consulente ha confermato che i sistemi di sicurezza dell'orditoio gemello sono stati manipolati. Adesso il tecnico procederà con le verifiche sull'orditoio che ha ucciso Luana.

Nell'inchiesta sono indagate due persone, la titolare della tessitura e l'addetto alla manutenzione dei macchinari. Le accuse a loro carico sono omicidio colposo e rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.