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Bimbi in sala operatoria col sorriso sfrecciando in microcar

Moto e macchine elettriche, clown attorno: così in un ospedale toscano i piccoli pazienti raggiungono il blocco operatorio. Meno ansia, più sorrisi

Due bambini pronti a sfrecciare su moto e microcar

In microcar o in moto verso la sala operatoria. Niente più barelle o risciò, all'ospedale Santo Stefano di Prato, per i piccoli pazienti di un'età compresa fra 3 e 8 anni: sì perché loro sfrecceranno attraverso corsie e reparti a bordo della macchinina o della moto elettriche per raggiungere il blocco operatorio. 

Meno ansia e più sorrisi, insomma, grazie al progetto A smiling road to surgery che vede in collaborazione la Fondazione AMI e i Clown di Vippo Prato. Il via sabato prossimo, quando per i degenti del reparto pediatrico sarà possibile varcare la soglia del blocco operatorio a bordo di mezzi giocattolo super accessoriati con marcia e retromarcia, fari a led e display oltre al lettore mp3 per la musica

Sia la vettura che la moto sono entrambe radiocomandabili dal personale sanitario o dai genitori, onde evitare iniziative originali.

Il percorso parte dal primo piano dov’è collocata la Pediatria, diretta dal dottor Pier Luigi Vasarri, per concludersi al secondo piano fino al blocco operatorio. Il tragitto è ben visibile grazie ad un’apposita segnaletica colorata, con disegni e frecce.

I genitori saranno informati dal personale di questo progetto attraverso uno specifico opuscolo. Con il loro consenso, i bambini potranno usufruire del servizio. Durante il tragitto, comunque, per tutti i bambini con o senza microcar ci sarà il sostegno dei Clown Vippo.

"Obiettivo: ridurre la paura"

"Il progetto - ha spiegato la dottoressa Maria Teresa Mechi, direttore sanitario del presidio - era iniziato nel 2019, ma sospeso poi per l’emergenza Covid e ora è stato nuovamente attivato: l’obiettivo è ridurre il più possibile nei piccoli ricoverati l'ansia preoperatoria, contenere la loro paura legata ad un ambiente estraneo ed ostile cercando di ridurre il loro stato di disagio e lo stress".

La dottoressa Monica Chiti, direttore del personale infermieristico, aggiunge: "Gli infermieri del reparto pediatrico, con il coordinamento infermieristico della dottoressa Stefania Bianchi, da sempre, sono accanto alle famiglie e ai bambini, in tutti i percorsi di cura, compreso quello operatorio: li accompagnano e li sostengono anche nel ridurre l'impatto psicologico legato alla malattia e alle cure ed ora utilizzeranno anche la terapia ludica per alleviare le tensioni, nell'ottica di un ospedale sempre più a misura di bambino".

"L’utilizzo dei due veicoli elettrici rappresenta un vero e proprio atto terapeutico: ormai evidenze scientifiche ed esperienze dimostrano che il gioco, durante i ricovero, è fondamentale per superare ansia e paure spesso infondate. In altri reparti pediatrici, dove da tempo è stato introdotto l’utilizzo delle macchinine, è stato osservato che nella quasi totalità dei casi i bambini sono sorridenti e felici, anche se devono affrontare un momento difficile", ha commentato Vasarri.