Cronaca

Centinaia di tonnellate di scarti tessili abusivi

Ostruite tutte le vie di fuga, trappola per i lavoratori di un impianto di recupero rifiuti speciali. La titolare era stata denunciata due mesi fa

Provenivano da pronto moda e aziende di confezione del distretto pratese gli scarti tessili scoperti in un capannone di cui praticamente non si vedevano più neanche le pareti, tanto era stipato di rifiuti. La titolare dell'impianto di recupero rifiuti speciali, una diciannovenne, era già stata denunciata due mesi fa. In quell'occasione i carabinieri del Noe di Firenze e la polizia municipale di Prato avevano sequestrato un cassone con dentro cascami tessili e sottoposto il capannone a sequestro preventivo.

La ragazza, però, insieme a dei soci occulti tra cui anche il padre, aveva continuato ad accumulare rifiuti sulla base di un'autorizzazione risultata ormai non più valida. E così centinaia di tonnellate di scarti erano stati ammassati fino a rendere inagibili ogni via di fuga in caso di emergenza come quella di un incendio. 

E proprio il timore che alla fine potesse essere innescato un 'incendio liberatorio' per eliminare in modo illegale la montagna di rifiuti, si legge in una nota della polizia municipale pratese, è stata la ragione che ha accelerato il nuovo sequestro della struttura. L'attività è stata affidata a un custode giudiziario.

Ora le indagini proseguono con l'esame della documentazione ritrovata insieme ai computer aziendali.