Contrabbando di tessuti con importazione illegale dall'estero in Toscana: è quanto ha portato al sequestro di 2,2 milioni di metri di stoffe per un valore di circa 3 milioni di euro all'interno del distretto industriale pratese. L'operazione dalla guardia di finanza di Prato al culmine di un'inchiesta coordinata dall'ufficio di Bologna della procura europea.
Al centro dell’attenzione del nucleo di polizia economico-finanziaria il fenomeno dell’approvvigionamento illecito delle materie prime utilizzate da imprese che operano nel settore dell’importazione di tessuti di provenienza extraeuropea.
L'indagine è nata dall'analisi nei confronti di un'impresa segnalata dai vigili del fuoco dopo verifiche sulla sicurezza anticendio, e risultata destinataria di spedizioni di materia prima di origine extra Ue con un approvvigionamento illecito avvenuto tramite false fatture da parte di aziende estere.
Le merci giungevano direttamente nel distretto pratese ed erano stoccate presso il capannone per poi essere smistate per la lavorazione. Le false fatture di acquisto consentivano di eludere il pagamento dei diritti di confine, tra cui l’Iva all’importazione e quella sulle cessioni nazionali. Senza controlli su strada dei documenti di trasporto, la merce poteva essere immessa nel mercato in nero.
All’esito delle investigazioni, laprocura europea ha emesso un decreto di sequestro preventivo sui rotoli di tessuto stoccati dal valore di circa 3 milioni di euro e sulle somme di denaro frutto dell’evasione, pari a circa un milione di euro.