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I tentacoli pratesi della mafia nigeriana

Arrestato a Prato uno dei 23 membri della spietata organizzazione con base in Nigeria annientata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo

Si chiama Black Axe l'organizzazione mafiosa con base in Nigeria azzerata dalla polizia, nel corso dell'operazione scattata stamattina che ha portato a 23 provvedimenti di fermo nei confronti degli esponenti che operavano in Italia.  Uno dei 17 arresti già eseguiti è stato a Prato. 

"Black Axe - ha detto il procuratore di Palermo Leonardo Agueci -  è una struttura protettiva. Un'organizzazione criminale, con ruoli, cariche direttive, un capo. E il suo vice che in seno all'organizzazione assume la carica di ministro della Difesa". Una struttura ferrea e spietata che si occupava in modo diretto o indiretto di  attività economiche illecite come la riscossione dei crediti, lo sfruttamento della prostituzione e il traffico di stupefacenti.

"Grazie a questa operazione che è stata anticipata di qualche giorno perché si temeva la fuga di alcuni componenti centrali dell''organizzazione - aggiunge Agueci - è stato evitato anche il pericolo di possibili contrasti e guerre intestine". 

L'inchiesta è stata condotta dalla squadra mobile e ha impiegato 150 uomini che hanno fermato diversi componenti proprio a Ballarò e in altre città italiane. Tra i fermati c'è anche il capo Festus Pedro Erhonmosele, nigeriano di 26 anni, fermato a Padova, definito Head e ritenuto vertice supremo dell'organizzazione, in costante contatto con il vertice nigeriano e con i membri più autorevoli delle altre articolazioni nazionali, europee e mondiali.