Cronaca

Incassa la pensione della madre morta da 16 anni

Tra 1996 e 2012 il figlio ha riscosso ogni mese l'accredito mettendosi in tasca 65mila euro a causa della mancata comunicazione del decesso all'Inps

Due anni di pena per il reato di indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato. Questa la condanna inflitta dal Tribunale di Prato all'uomo che per sedici anni di fila si è messo in tasca la pensione della madre morta nel 1996. 

A scoprire il giochetto è stata l'Inps che cinque anni fa ha segnalato il caso alla banca. Convocato dall'istituto di credito, il figlio della signora ha detto che la madre stava bene ed era viva e vegeta. Quando però gli è stato chiesto di presentare un certificato di esistenza in vita della donna, è sparito. Alla fine, però, ha dovuto cedere ammettendo tutto. 

All'origine della vicenda c'è la mancata comunicazione del decesso all'Inps. All'epoca dei fatti, oltretutto, ancora non esisteva la trasmissione telematica dei dati dall'anagrafe all'istituto di previdenza.