Cronaca

Inchiesta sui Cas, Giuntoli pronta a dimettersi

La presidente del consorzio Astir, da oggi ai domiciliari, ha deciso di lasciare l'incarico per difendersi dalle accuse della procura

E' tornata in anticipo dal suo viaggio in Terran Santa per mettersi a disposizione della procura Loretta Giuntoli, la presidente del consorzio Astir finita agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta sulla gestione di otto cas, centri di accoglienza per richiedenti asilo con sede a Prato, Poggio a Caiano e Carmignano (vedi qui sotto l'articolo collegato)

Giuntoli è accusata di frode nelle pubbliche forniture e di minacce nei confronti di tre dipendenti e tramite il suo avvocato difensore ha annunciato che lascerà tutti i suoi incarichi per dedicarsi alla difesa del proprio operato, anche al fine di tutelare le strutture e i posti di lavoro.

L'inchiesta è iniziata nel giugno scorso dopo alcune segnalazioni di residenti a Poggio a Caiano in cui veniva evidenziato che alcuni migranti ospitati nei Cas accendevano fuochi n giardino per cucinare e recuperavano lenzuola dalla spazzatura per coprirsi. Durante il mese di Luglio erano stati posti sotto sequestro anche cinque appartamenti adibiti all'accoglienza dei migranti per violazioni urbanistiche.