Cronaca

L'ex parroco arrestato è indagato anche per truffa

Nuova accusa per il sacerdote arrestato per traffico di droga. Avrebbe chiesto denaro ai fedeli quando era stato già interdetto dal vescovo

Un nuovo capo di imputazione per l'ex sacerdote della parrocchia alla Castellina, agli arresti domiciliari per appropriazione indebita e importazione di sostanze stupefacenti, e tentate lesioni gravissime.

Per il prete, 40 anni, la procura ha ipotizzato anche il reato di truffa: secondo la ricostruzione degli inquirenti il sacerdote, avrebbe chiesto denaro ai
fedeli dopo l'interdizione del vescovo ad utilizzare i conti della parrocchia, divieto scattato alla fine dell'Aprile scorso.

Il sacerdote, secondo gli inquirenti, per comprare la droga si era rivolto ad alcuni dei fedeli per chiedere aiuti economici da destinare "a famiglie bisognose che erano cadute in povertà durante il periodo della lotta al Covid". Il parroco chiedeva di versare il denaro in una crta prepagata. Nelle ultime ore sarebbero arrivare in procura diverse querele per truffa.

Per quanto riguarda l'importazione della droga e all'appropriazione indebita del denaro della parrocchia per acquistare stupefacenti, l'ex parroco ha ammesso le sue responsabilità.

E' notizia di ieri, invece, che il sacerdote è stato accusato anche di tentate lesioni gravissime: secondo la ricostruzione degli inquirenti il sacerdote, sieropositivo, non avrebbe informato di questa sua condizione alcuni dei partecipanti ai festini organizzati insieme al compagno.