Cronaca

Uccelli protetti ma in gabbia per far da richiamo

Operazione antibracconaggio della polizia provinciale di Prato. Denunciato un cacciatore. Sequestrate munizioni e un impianto di cattura illegale

Uccellagione, detenzione di specie di uccelli protetti, maltrattamento di animali e violazione in materia di detenzione di munizioni. Sono le denunce scattate nei confronti di un cacciatore dopo una operazione antibracconaggio durante la quale è stato sequestrato un impianto illegale per la cattura di uccelli, costituito da due reti grandi verticali installate in un'oliveta. Attorno, numerosi richiami vivi in gabbia appartenenti a specie protette, utilizzati per attirare altri volatili.

La polizia provinciale ha quindi poi perquisito due annessi agricoli e alcuni congelatori presenti nell'abitazione del cacciatore. Sono allora spuntati fuori una grossa trappola in ferro per la cattura di animali selvatici, 288 uccelli (sia vivi che morti) di specie protette, oltre 3mila munizioni da caccia e 70 munizioni a palla unica, tutte illegalmente detenute.

Gli uccelli vivi, che sarebbero stati utilizzati come richiami, sono stati trovati in buono stato di salute e in grado di volare e quindi sono stati liberati nella campagna circostante.

Tutto il materiale trovato durante la perquisizione è stato sequestrato.