Cultura

Un bando Art Bonus per il museo di Artimino

Il Comune è fra i primi in Italia a ricorrere a questo strumento che consente ai privati di detrarre dalle tasse il 65 per cento delle donazioni

Per salvare con appropriati restauri gli inestimabili tesori etruschi recuperati nell’area archeologica di Comeana e custoditi nel museo di Artimino, il Comune di Carmignano ha deciso di lanciare un bando Art Bonus. La decisione è stata annunciata nel corso del Salone internazionale dell’archeologia di Firenze dal’assessore comunale alla cultura Fabrizio Buricchi insieme a Maria Chiara Bettini, direttrice del museo.

 Dal 2011 il museo è stato notevolmente ampliato e arricchito con gli straordinari corredi funebri di due tombe del tumulo principesco di Montefortini a Comeana (risalgono al 640-630 avanti Cristo), riportato alle luce dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana sotto la direzione di Francesco Nicosia, cui il museo è dedicato.

Un lungo e meticoloso intervento di restauro condotto dalla Soprintendenza ha però consentito di esporre soltanto una parte del corredo. Ed è appunto per completare l’opera che il Comune di Carmignano farà ricorso alla legge sull’Art Bonus.

Insieme a una splendida coppa di vetro azzurro, oggetto unico nel panorama etrusco, le tombe contenevano due finissimi incensieri di bucchero decorati a traforo e una serie straordinaria di oggetti d’avorio scolpiti a bassorilievo e a tuttotondo, altri incisi, altri lavorati a traforo.

“Sono oggetti preziosissimi - ha spiegato la direttrice Bettini - che attestano la solidità dell’aristocrazia locale nel periodo orientalizzante della storia etrusca, in grado di intessere relazioni politiche ed economiche a livello internazionale. Restaurarli ed esporli servirà a integrare e comprendere meglio anche quanto già è visibile nel museo”.