Cronaca

Da Trento a Prato, giro vorticoso di prostituzione

Arrivavano anche in Toscana i tentacoli del sistema smantellato dai carabinieri che hanno arrestato sei persone tra Mezzolombardo e Trento

Favoreggiamento della prostituzione è l'accusa mossa alle sei persone finite in manette nell'operazione 'Osso' condotta dai carabinieri della Compagnia di Trento con il supporto dei colleghi di Milano e di Imperia. Il cuore del giro di prostituzione era in due appartamenti di Mezzolombardo e Trento dove alcune giovani donne cinesi, vittime della situazione, intrattenevano i loro clienti. Le ramificazioni del sistema messo in piedi, però, arrivavano fino in Toscana: da Prato, infatti, è stata accertato l'arrivo di 'sostitute' da destinare al Trentino Alto Adige. 

Tre gli italiani finiti in manette, due trentini e un ligure, che fornivano supporto nell'affitto degli appartamenti, nelle spese e nei trasporti così come nel pagamento della linea internet. 

Arrestato anche un uomo cinese, residente in via Paolo Sarpi, noto come 'lo zio di Milano'. Il suo ruolo, secondo quanto emerso dalle indagini, era quello di cassiere: è stato infatti scoperto un viaggio da Milano a Trento per farsi consegnare 18mila euro considerati frutto dell'attività di prostituzione. Coinvolte anche le due donne cinesi ritenute le gerenti delle due case di Mezzolombardo e di Trento.