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Cronaca sabato 13 ottobre 2018 ore 13:58

Mala del Brenta, catturato il latitante colombiano

Imprenditori toscani riciclati nel narcotraffico internazionale: è stato arrestato l'ultimo membro della banda smantellata dall'operazione Mexcal



PRATO — Dovrò scontare la pena residua di due anni, otto mesi e dodici giorni per traffico di droga il latitante colombiano Jorge Eliecer Cardena Bermudez, arrestato dai Carabinieri di Prato giovedì scorso in esecuzione di un provvedimento della Corte di Appello di Firenze.

Il malvivente è coinvolto nell’operazione Mexcal, condotta dalla Guardia di Finanza di Pisa con la collaborazione dei finanzieri di Livorno, Firenze, Lucca, Ferrara e Massa per smantellare una nascente organizzazione criminale multietnica con base operativa nella provincia di Pisa. 

All’epoca dei fatti, i finanzieri fermarono undici indiziati di delitto su dodici nell’ambito di un'indagine su persone di origine italiana e colombiana, accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanza stupefacente. 

I personaggi coinvolti sono imprenditori pisani, cittadini colombiani e pregiudicati appartenenti alla Mala del Brenta. Furono sequestrati 54 Kg di cocaina per un valore sul mercato di 10 milioni di euro. La droga arrivava dalla Colombia nascosta in container e poi veniva venduta quasi interamente in Toscana.

L'organizzazione era composta da tre gruppi. 

Il primo era composto da cittadini italiani, imprenditori del settore della lavorazione delle pelli e del trasporto di merci, residenti nelle province di Pisa e Firenze. 

Questi, schiacciati dalla crisi economica che ha investito il Paese, avevano pensato di risollevare le sorti delle proprie aziende investendo nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Il secondo gruppo era formato da cittadini italiani, pluripregiudicati già appartenenti alla Mala del Brenta. Questo secondo gruppo era stanziato nella provincia di Ferrara e aveva instaurato e sviluppato i rapporti con un'organizzazione di narcotrafficanti colombiani, per organizzare ingenti importazioni di droga. 

L'ultima cellula criminale si trovava infine in Colombia e gestiva direttamente la commercializzazione e la spedizione dello stupefacente dal Sud-America.


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