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Lavoro venerdì 10 marzo 2023 ore 08:05

Pmi post Covid, welfare, export e agevolazioni

Welfare, digitalizzazione e internazionalizzazione, le strategie delle piccole e medie imprese nel periodo post pandemico analizzate dai consulenti



PRATO — Una buona reputazione, sviluppo digitale e nuovi orizzonti di mercato sono le tre strategie che secondo i professionisti hanno aiutato le imprese a resistere e possono oggi rilanciarle nel periodo più difficile del ventunesimo secolo. 

Di export per le piccole e medie imprese si è parlato a Prato durante un focus ospitato presso lo Studio Siciliano e Partners al quale hanno partecipato referenti toscani della strategia d'impresa come Heroes e Finanziariamente.

Prato rappresenta un unicum in Toscana per la sua trasversalità, passa infatti dalla manifattura artigianale all'industria e nonostante sia tradizionalmente identificata nel settore tessile, all'ombra delle ciminiere del suo skyline si nasconde una tra le province più digitalizzate d'Italia.

L'incontro che si è tenuto all'attico di Via Valentini è stato aperto da Stefania Pafundi dello Studio Siciliano e Partners sulla reputazione che il welfare può rappresentare per una azienda agli occhi non solo dei finanziatori ma dell'intero mercato, dall'appetibilità per le risorse umane all'affidabilità per i fornitori. "Valorizzare e accrescere il benessere delle risorse umane è un aspetto fondamentale per la competitività e l’efficienza delle aziende" in pratica chi durante la pandemia ha lavorato su "ottimizzazione e qualità" ha giocato di anticipo e starebbe già raccogliendo i frutti della grande mobilità delle figure più richieste che esistono ma cercano approdi stimolanti. 

Heroes, l'agenzia di consulenza a Firenze con sedi in tutto il mondo, che accompagna le imprese nel processo di internazionalizzazione, dalla scelta del mercato, alla strategia di marketing, fino alla ricerca dei clienti e all‘organizzazione aziendale, ha portato l'esperienza di Dario Casalini, amministratore delegato di Maglificio Po a testimonianza della propria consulenza strategica. 

Casalini è noto nella imprenditoria nazionale per avere abbandonato una cattedra di Diritto pubblico e amministrativo alla Facoltà di Economia di Torino per dirigere l’azienda di famiglia fondata nel 1936 e specializzata nella produzione di linee di intimo e maglieria per uomo, donna e bambino. Il brand ha raggiunto la fama internazionale e il titolo di Best seller maglieria intima in Italia e in Francia. Autore di "Vestire buono, pulito e giusto" ha messo il rispetto della natura, fornitori selezionati e basso impatto ambientale davanti a tutto ma non per questo non si è sviluppato e non ha esportato. L'export è stato il punto focale del suo intervento ed ha messo in luce l'aspetto della distribuzione, quella rete fisica ancor prima che virtuale che cerca oggi un rilancio dopo l'immobilità degli ultimi due anni. I dati delle vendite mostrano un ritorno al commercio in presenza, non solo in Italia. 

Caterina Gigli di Finanziariamente, con sede tra Sesto Fiorentino e Firenze, ha concluso il focus su Export e Pmi con un approfondimento sul tema della finanza agevolata attraverso la presentazione delle domande di agevolazione e contributo.

Durante la pandemia hanno catalizzato l'attenzione i contributi a fondo perduto, ma ne esistono in conto interesse o credito d’imposta, per l’acquisto di macchinari, nuove assunzioni, internazionalizzazione e digitalizzazione.

Nel 2023 la grande sfida delle Pmi è aggiudicarsi i contributi regionali, nazionali o comunitari che possono rilanciare la produzione o la fornitura di servizi. "Vincere il bando" è l'obiettivo di tutti, ma oggi più che mai occorre che l'imprenditore abbia ben chiaro dove investire e che il fornitore fornisca all'imprenditore un progetto efficace. L'ambito e odiato "preventivo" sarebbe la vera chiave di volta perché non solo raccoglie i fondi, ma li ha già distribuiti. 


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