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Attualità giovedì 20 aprile 2023 ore 18:50

Ogni 45 minuti un toscano è colpito da ictus

ictus

Per effetto dell'invecchiamento della popolazione aumentano le persone esposte alla patologia. Ecco i sintomi, fondamentale chiedere aiuto subito



FIRENZE — Ogni 45 minuti un toscano è colpito da ictus, per un totale di circa 12mila casi in un anno, 5mila in più di quanti erano nel 1990 per effetto dell'invecchiamento della popolazione: è quanto emerso nel convegno "Ictus, pochi minuti valgono una vita" organizzato da Confesercenti Toscana in collaborazione con Regione Toscana, Asl Toscana Centro e Associazione Alice.

L'ictus cerebrale è la prima causa di disabilità nell’adulto, seconda causa di demenza e terza causa di morte nel mondo e colpisce una persona su 4 nell'arco della vita. Ebbene: una buona prevenzione eviterebbe fino all’85% dei casi.

Determinante per il trattamento e il suo buon esito è la tempestività della reazione, perché le cure possono essere utilizzate solo entro poche ore. "Il ritardo con cui paziente o familiari contattano il 112 o il 118 - spiega la Asl Centro in una nota - è il principale fattore responsabile della bassa percentuale di pazienti trattati, in Toscana circa il 14%". 

Fondamentale quindi è imparare a riconoscere i sintomi, così da poter chiamare immediatamente il 112 e arrivare subito nell’ospedale stroke ready dove i medici preallertati sono pronti a prendere in carico il paziente per avviarlo molto rapidamente agli accertamenti e ai trattamenti.

E intanto si abbassa negli ultimi anni l'età dei soggetti colpiti, trend imputabile a scarsa prevenzione, scorretti stili di vita, abuso di sostanze dannose per l’organismo: in Toscana il 63% dei casi di ictus è in persone al di sotto dei 70 anni. Ogni anno un medico di famiglia assiste dai 4 ai 7 pazienti colpiti da ictus acuto e deve seguirne almeno 20 sopravvissuti. 

La spesa annuale per l'assistenza all'ictus cerebrale in Italia è stimata intorno ai 7 miliardi di euro. Equivale allo 0,4/0,5 % del Pil. L'invalidità permanente di una persona che supera la fase acuta dell'ictus determina negli anni successivi una spesa media di circa 100mila euro.

Al convegno

In Toscana dal 2015 esiste la Rete Ictus, come spiegato dal suo responsabile clinico Giovanni Orlandi. Si tratta di "un network ospedaliero e non solo, include anche il sistema del 118, che garantisce la massima rapidità e qualità delle cure".

La Rete "ha prodotto eccellenti risultati e continua a progredire", sottolinea l'esperto. "È cruciale che sempre più pazienti possano accedere ai trattamenti della fase acuta e questo può avvenire solo conoscendo i sintomi dell’ictus", sottolinea. 

Numerosi gli interventi che si sono susseguiti nel corso dell'evento, moderato dalla giornalista dell'ufficio stampa Asl Centro Paola Baroni. L'assessore regionale alla salute Simone Bezzini ha presenziato con un messaggio inviato all'assemblea. In presenza invece - dopo Alberto Pecchi Presidente Regionale Fipac e l’introduzione di Marzia Baldereschi ricercatrice Cnr - sono intervenuti Giovanni Orlandi (Stroke Unit, Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa e responsabile clinico Rete Ictus Toscana), Adriano Peris (Responsabile Programma di Riorganizzazione Emergenza Sanitaria 118 SOC 118 Firenze, Prato ed Elisoccorso Regionale).

E ancora Germana Ruggiano (Pronto Soccorso Santa Maria Annunziata USL Toscana Centro), Nicola Limbucci (Interventistica Neurovascolare AOU Careggi, Patrizia Nencini, Stroke Unit Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi), Ilaria Spaghetti (Medicina e Fisica Riabilitativa Firenze Empoli USL Toscana Centro), Elisa Buonandi (Dirigente Professioni Sanitarie della Riabilitazione USL Toscana Centro), Alessandro Viviani (Presidente ALICE - Associazione Lotta all’Ictus Cerebrale Toscana). 


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