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Cronaca mercoledì 07 novembre 2018 ore 10:46

Denunciarono schiavitù, lavoratori aggrediti

La denuncia di Si Cobas: "Due lavoratori sono stati vittime ieri sera di una gravissima aggressione con bastoni, bottiglie di vetro e armi da taglio"



MONTEMURLO — Il sindacato Si Cobas ha denunciato un fatto che sarebbe avvenuto nella notte: "Due lavoratori iscritti al Si Cobas - hanno spiegato dal sindacato - sono stati vittime ieri sera di una gravissima aggressione con bastoni, bottiglie di vetro e armi da taglio mentre rientravano a casa dopo la fine del proprio turno di lavoro". 

Dal sindacato hanno ripreso a spiegare: "Si tratta di due dipendenti della DS di Montemurlo, una delle tante fabbriche tessili del pratese a conduzione cinese. Uno dei due operai è in codice rosso al pronto soccorso di Prato, dove rimarrà sicuramente per tutte la notte. Si è trattato di un agguato pianificato in piena regola: i lavoratori sono stati aggrediti lungo il loro percorso abituale di ritorno a casa, precisamente all'imbocco di un sottopasso pedonale, lì dove gli aggressori potevano più difficilmente essere visti. Si tratta fuori da ogni dubbio di un gravissimo atto intimidatorio" hanno sottolineato da Si Cobas.

Il sindacato ha sottolineato che i due sono "lavoratori che a luglio si rivolgevano al sindacato denunciando una situazione di vera e propria schiavitù: turni di 12 ore al giorno, sette giorni su sette, per buste paga da fame. Lì iniziava un lotta dura, passata da scioperi e denunce pubbliche, che ha portato ad un primo accordo, e quindi al riconoscimento formale dei diritti fondamentali dei lavoratori: retribuzioni in linea con il CCNL Tessile per 40 ore settimanali di lavoro, riconoscimento di riposo settimanale, ferie, malattie e tredicesima".

"E' evidente - hanno aggiunto da Si Cobas - che i padroni del settore sono terrorizzati dall'idea che questa storia di riscatto faccia da apripista per molte altre. Si tratta di un “segreto di pulcinella”: tutti sanno, istituzioni in primis, della realtà di schiavitù e illegalità totale che si nasconde dietro le mura di moltissime fabbriche tessili del territorio. I lavoratori aggrediti stanotte sono tra quelli che hanno avuto il coraggio di denunciare e combattere un sistema intollerabile di sfruttamento che schiaccia migliaia di lavoratori, in primis cinesi e richiedenti asilo asiatici ed africani".

"L'agguato di stanotte - hanno concluso - arriva dopo che gli stessi lavoratori hanno subito ripetute pressioni psicologiche e minacce di vario genere per convincerli alle dimissioni volontarie. Proprio per questo ed altri motivi (ritardi nei pagamenti e nuove irregolarità nelle buste paga), il 13 ottobre i lavoratori rientravano in sciopero fino al tavolo in Prefettura del 15 ottobre, dove veniva siglato un verbale che impegnava l'azienda a terminare le pressioni sui lavoratori sindacalizzati. Minacce e pressioni sono continuate invece fino ad oggi. Quanto accaduto non può essere sottovalutato né tollerato. Proclamiamo quindi per oggi lo sciopero dell'interna giornata alla DS di Montemurlo. Sempre domani, 7 novembre, dalle 15 manifesteremo sotto la Prefettura di Prato, a cui chiediamo di essere ricevuti in delegazione".


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