Cronaca martedì 02 maggio 2017 ore 09:56
I re del falso cachemire

Smascherati sei imprenditori cinesi che vendevano in tutta Italia capi in acrilico spacciati per mohair, alpaca e altri filati di pregio
PRATO — La Guardia di Finanza di Torino, Roma e Prato ha denunciato sei imprenditori di origine cinese che producevano e vendevano attraverso negozi e centri commerciali di tutta Italia capi in acrilico o con percentuali bassissime di filati in lana spacciandoli per maglieria di altissima qualità.
Sotto sequestro dodici tonnellate di filato e 62mila capi di abbigliamento con etichette contraffatte, prodotti a Prato e venduti a prezzi estremamente competitivi. Una volta immessi sul mercato, avrebbero fruttato almeno due milioni e mezzo di euro.
L'inchiesta è iniziata a seguito di alcuni controlli effettuati dalle Fiamme gialle in alcuni negozi della Città commerciale di Settimo Torinese. I successivi approfondimenti hanno consentito di ricostruire tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione.
A carico dei sei imprenditori sono state elevate sanzioni amministrative ed è scattata la denuncia per frode commerciale e vendita di prodotti mendaci. Sotto sequestro anche 22 macchinari utilizzati per produrre la maglieria di falso cachemire e 410mila etichette non conformi che riportavano informazioni errate sulla composizione della materia prima.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI