"Questa casa è mia" e picchia gli inquilini

Un uomo è stato denunciato dopo l'irruzione in un appartamento abitato da una famiglia cinese. Tra le aggravanti anche i motivi razziali

PRATO — Sono stati i rumori che provenivano dalla porta d'ingresso a destare l'attenzione della 40enne che abita nella casa presa di mira nella notte da un nigeriano di 39 anni che si è presentato dicendo di essere il proprietario dall'appartamento. E' successo in via dell'Alberaccio a Prato.

La donna, spaventata, ha chiamato la polizia ma nel frattempo l'inatteso ospite non ha mancato di prenderla a schiaffi. A fare le spese della sua irruenza, oltre alla porta che è stata tempestata di calci e pugni, anche un parente di 26 anni della donna che si è visto recapitare una scarica di botte con un'asta di metallo che gli agenti hanno poi ritrovato in casa. A bloccare l'uomo sono stati altri cinesi che, però, se la sono dovuta vedere con i suoi anatemi, particolarmente velenosi nei confronti degli orientali.

Al loro arrivo, i poliziotti hanno trovato l'aggressore ancora in stato di agitazione, seduto nella terrazza della casa mentre stava dicendo frasi senza connessione. Solo dopo l'identificazione è emerso che l'uomo soffre di disturbi comportamentali che in passato lo hanno anche visto ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale pratese.

Sul posto è stato fatto arrivare anche il personale del 118 per assisterlo. Dopo essere stato calmato, il 39enne è stato portato di nuovo in ospedale. Per lui è scattata la denuncia non solo per violazione di domicilio ma anche per lesioni aggravate da motivi razziali.

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