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Attualità sabato 26 giugno 2021 ore 10:31

Tornano le bici e le emozioni de "La Medicea"

La ciclostorica pratese è giunta alla nona edizione. Due percorsi lungo le strade della piana in ricordo di Enzo Coppini, “Il Morino di Prato”.



CARMIGNANO — A “La Medicea” 2021 si sono iscritti in centoquindici, compresi due cittadini giapponesi. Domani 27 giugno pedaleranno intorno a Carmignano tutti in sella a biciclette d’epoca.

La maggior parte di loro porterà il berrettino di cotone con la tesa all’insù ma qualcuno avrà in testa il casco “alla danese”, il modello a strisce di pelle che i corridori di una volta indossavano obbligatoriamente come copricapo di protezione nelle corse in Belgio e nelle riunioni in pista. Tutti indosseranno maglie d’epoca, sfoggiando i loghi che hanno fatto la storia del ciclismo, l’Atala, Molteni, Bianchi, la Salvarani, ricamati a macchina con il “passo catenella”, come vuole la tradizione. Tra tante maglie di lana ce ne sarà forse qualcuna in seta, alla Coppi. Il Campionissimo se le faceva confezionare su misura da un sarto milanese.

La Medicea è una ciclostorica giunta alla 9°edizione che nel 2020 non si è disputata per colpa del covid e che quest’anno, sempre a causa della pandemia, è stata organizzata tra mille difficoltà, grazie al lavoro determinato di un manipolo di appassionati: Federico Bellocci, Gianmarco Parenti, Gianni Roselli, Massimiliano D’Agostino, Alessandro Nenciarini e Massimo Santoni.

Alla manifestazione è abbinato il memorial Enzo Coppini, uno dei ciclisti pratesi più famosi, soprannominato “il Morino di Prato”. Coppini ha gareggiato dal 1935 al 1952 vincendo 22 volte e giungendo quattordicesimo al Giro d’Italia del 1946, con la maglia dell’ F. d G. Fronte della Gioventù. Quando ha smesso di correre Coppini è salito anche in ammiraglia insieme all’amico Learco Guerra ed è stato protagonista per tanti anni dell’ambiente ciclistico pratese, in seno alla Ciclistica Pratese 1927.

A fianco della Mobilmoderna Coppini ha vinto due scudetti tricolori nel cicloturismo.

“il Morino di Prato” sarebbe contento di vedere i centoquindici iscritti pedalare sulle strade di casa nei due percorsi possibili creati dagli organizzatori, il “Percorso della Signoria” di quasi 43 chilometri ed il “Percorso Granducale”, 73 chilometri e con Montemagno nella parte più difficile.

Da Carmignano la ciclostorica si snoderà sulla piana, lungo il confine tra le Province di Prato e Pistoia, costeggiando anche l’Ombrone ed in parte su strade bianche, attraversando i luoghi frequentati dal Medici, che qui hanno lasciato stupende ville e territori bonificati. Iniziò il giovane Lorenzo dé Medici nella seconda metà del Quattrocento, allo scopo di creare accanto alla villa di Poggio a Caiano un vasto complesso agricolo formato dalla grande tenuta delle Cascine e da luoghi di svago e di delizia all'interno e all'esterno del possedimento, tra Tavola e Castelnuovo.

La Medicea è inserita nel circuito Coppa Toscana Vintage insieme ad altre sei manifestazioni ciclostoriche organizzate su tutto il territorio regionale, tra vigneti e borghi antichi, oliveti centenari e paesaggi da cartolina. Il 4 luglio sarà la volta de La Cortonese tra i campi di girasole della Valdichiana. Toccherà poi a La Vinaria a Capannori, La Marzocchina nel Valdarno Aretino, La Panoramica sulle strade del compianto Alfredo Martini e La Certosina sulle strade chiantigiane.

Anche l’arrivo è previsto a Carmignano, che nella piazza principale ospiterà per tutto il giorno un mercatino d’antan con esposizione di biciclette, accessori da collezione ed abbigliamento.

Saranno presenti ricambisti ed artigiani legati al mondo del pedale vintage, una buona occasione per mettere il naso in un’epoca in cui le strade del ciclismo non erano lisce ed asfaltate come quelle di oggi ed al posto degli integratori c’erano salame e vino rosso.

A La Medicea non si va per vincere, si va per recuperare una dimensione emotiva che alla prestazione sportiva predilige sia la memoria che lo stare insieme a pedalare facendo sana fatica, vestiti come tanti anni fa e con due tubolari incrociati sul petto.

Marco Burchi
© Riproduzione riservata


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