Attualità martedì 30 novembre 2021 ore 13:50
Produzione industriale, la ripresa continua

Nel terzo trimestre 2021 la crescita della produzione industriale di Lucca, Pistoia e Prato si colloca a +8,4% rispetto allo stesso periodo del 2020
LUCCA/PISTOIA/PRATO — La crescita industriale continua a passo regolare per le provincie di Lucca, Pistoia e Prato. Nel terzo trimestre 2021 la crescita tendenziale della produzione industriale, quella calcolata nel confronto rispetto allo stesso periodo del 2020, si colloca a +8,4%.
Secondo i dati di Confindustria Toscana Nord si tratta di un dato coerente con quanto accaduto nel trimestre precedente, quando il confronto con il corrispondente periodo del 2020 era sì maggiore di 5 punti, ma condizionato dal confronto con il periodo peggiore della pandemia, che comprendeva anche la chiusura forzata di molte attività manifatturiere.
Si registra quindi una sostanziale regolarità del dato tendenziale, confermata anche da quello congiunturale, cioè dalla crescita del 3° trimestre rispetto al trimestre precedente, molto simile a quella del 2° (+3,2% nel 3° trimestre rispetto a +3,5% nel 2°, al netto dei fattori stagionali). Sulla base dei dati attuali pertanto la ripresa dell'attività produttiva dell'area Lucca-Pistoia-Prato evidenzia uno sviluppo di fondo positivo e piuttosto regolare.
Differenziate, come sempre, le prestazioni dei vari settori, la cui distribuzione condiziona i risultati a livello provinciale e - in relazione alla loro maggiore o minore concentrazione nel territorio complessivo di riferimento di Confindustria Toscana Nord - anche il confronto con il dato italiano pre-covid. Nel confronto con la media del 2019, nel 3° trimestre 2021 l’indice italiano destagionalizzato resta inferiore del -0,7%, quello di Lucca-Pistoia-Prato del -2,8%.
Nello specifico 
dei settori, sono ancora impegnati a recuperare i livelli del 2019 la 
moda, il lapideo, il mobile e in misura minore la carta; vicinissima 
all'obiettivo la metalmeccanica, mentre chimica, plastica, alimentare e 
mezzi di trasporto lo superano, in qualche caso anche ampiamente.
Lucca
"La
 produzione di Lucca realizza nel 3° trimestre 2021 un risultato 
superiore del +2,4% alla media del 2019 - commenta il vicepresidente di 
Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti - . L'obiettivo del 
recupero rispetto al periodo pre-covid è quindi nettamente centrato. 
Tutti i settori portano il segno positivo rispetto al 3° trimestre 
dell'anno precedente, con la sola eccezione dell'alimentare il cui -2,5%
 viene comunque a valle di un 2020 che ha avuto come risultato +4,2%. 
Buoni, talvolta ottimi, i risultati di tutte le altre tipologie 
merceologiche. Anche la carta rientra in territorio positivo, con un 
+2,2% che segna una svolta importante, indicando una performance non più
 concentrata su alcune tipologie produttive ma più armonicamente diffusa
 fra le varie specializzazioni del settore, incluse quelle che erano 
state più colpite dagli effetti economici della pandemia. I livelli 
pre-covid tuttavia non sono ancora raggiunti: il distretto cartario 
Lucca-Pistoia si discosta nel 3° trimestre 2021 dalla media 2019 per il 
-4,5%, dato migliore comunque di quello italiano fermo a -7,2%. 
Incrementi a una cifra anche per moda (+3,7%), lapideo (+4,2%) e nautica
 (+7,1%). Continua la serie positiva dei settori legati ai metalli, cioè
 metallurgia (+10,9%) e costruzione di macchine/elettromeccanica 
(+13,6%), evidentemente spinte dalle ripresa di altri comparti loro 
clienti, dall'edilizia a varie tipologie manifatturiere. La crescita più
 rilevante è ancora una volta quella della chimica/plastica, con un +19%
 che segue risultati positivi anche nei precedenti tre trimestri.
Quello
 che emerge dalle rilevazioni del nostro Centro studi è un 
manifatturiero lucchese che non ha più consistenti problemi di mercato, 
salvo alcune eccezioni e confidando che le incognite sull'evoluzione 
della pandemia non volgano a sorprese negative. Tuttavia volumi 
soddisfacenti di produzione non significano necessariamente margini 
adeguati: i costi energetici colpiscono in maniera più o meno forte 
tutti i settori, così come gli aumenti di materie prime e trasporti. Si 
sono ricreati i mercati, ma siamo ancora ben lontani dal recupero del 
necessario equilibrio nei flussi commerciali. La vera sfida adesso è 
questa."
Pistoia
"I dati che la congiuntura mostra a 
Pistoia sono nel complesso favorevoli, sia in termini di andamento della
 produzione sia in termini di aspettative - aggiunge il presidente di 
Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini -. Spiace per due 
comparti tipici (cuoio e calzature e arredamento) per cui ancora la 
risalita è ridotta in termini tendenziali (rispettivamente del +4,9 e 
del 5,4): anche se i colleghi del settore sono ottimisti quanto a ordini
 e previsioni.
Sostenuto il recupero del settore abbigliamento e 
maglieria (+9,1%) della chimica (+10,8%) e della metalmeccanica (+6,6%);
 nel complesso la manifattura a Pistoia aumenta, in termini tendenziali 
del +4,6%
L'analisi ha mostrato anche una vitalità delle piccole 
imprese, laddove le differenze con le grandi aziende (con più o meno di 
50 addetti) si sono leggermente attenuate, crescendo di più: questo per 
Pistoia è un buon dato, vista la struttura della maggior parte delle 
nostre industrie.
L'auspicio è che la tendenza prosegua, e 
addirittura migliori; certo che agiamo in un clima di elevatissima 
incertezza, derivante soprattutto da una crisi sanitaria che confidavamo
 di aver superato e che torna invece a essere fonte di preoccupazione 
soprattutto per quelle imprese che esportano anche in Paese vicini a 
noi; ma in generale per i lavoratori, le famiglie e i consumi interni. 
Questo, unito a una serie di altri problemi (soprattutto l'aumento dei 
costi di gas e energia, oltre a quello delle materie prime) mette a dura
 prova il sistema che comunque, fino a ora, ha saputo ben reagire."
Prato
"L'andamento
 della produzione manifatturiera pratese nel 3° trimestre 2021 continua a
 segnare risultati nettamente positivi: +11,9% rispetto allo stesso 
periodo del 2020, dato che rappresenta -9,4% rispetto alla media 2019, 
ultimo anno pre-covid - conclude la vicepresidente di Confindustria 
Toscana Nord Fabia Romagnoli -. Le buone prestazioni della 
produzione pratese non bastano a recuperare le posizioni perdute con la 
pandemia e il motivo rimane sempre lo stesso: la prevalenza nell'ambito 
del manifatturiero pratese del settore moda, che nel 2020 ha perso 
volumi di produzione per oltre il 21% nel tessile e per quasi il 23% 
nell'abbigliamento.
Una quota difficile da recuperare in un contesto 
in cui la vita sociale è sì ripresa ma non certo a livelli di normalità 
che, date le recentissime notizie sull'evoluzione della pandemia, 
stenteranno ancora a tornare. Il +11,1% del tessile e il +32,4% 
dell'abbigliamento pratese nel 3° trimestre 2021 rispetto allo stesso 
periodo del 2020 rappresentano risultati apprezzabili, ma il gap sul 
2019 rimane; per il tessile, in particolare, supera ancora l'11%.
Quanto
 al meccanotessile, continua con buoni risultati la marcia per il 
recupero di quanto perduto nella pandemia: se il 2° trimestre 2021 
segnava +7,3% sullo stesso periodo del 2020, il corrispondente confronto
 per il 3° trimestre dà un ancora più deciso +11,3%.  
Per il 
manifatturiero pratese attualmente la principale minaccia, più ancora 
dei volumi di produzione, è la marginalità, letteralmente mangiata dagli
 aumenti della bolletta energetica, delle materie prime e dei trasporti.
 Una situazione, questa, che se dovesse continuare nel medio termine 
rischierebbe di divenire insostenibile."
	
									
																
								
							
									
									
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