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Attualità martedì 14 dicembre 2021 ore 10:50

"Non ho più nulla", è l'esercito dei nuovi poveri

La presentazione del Dossier Caritas 2021
La presentazione del Dossier Caritas 2021

Boom di accessi ai centri di ascolto nell'era Covid, con Pistoia e Montemurlo come territori più segnati. Sono i dati del Dossier Caritas 2021



PISTOIA — Forte aumento di quanti hanno bussato a uno dei 28 centri di ascolto Caritas del territorio diocesano, per il 40% italiani, e oltre 700 persone che ogni mese hanno usufruito dell'Emporio della Solidarietà oltre a un servizio mensa erogato senza limitazioni e a un'impennata nelle spese per il sostegno al pagamento delle utenze domestiche: sono i dati sulla, anzi sulle povertà cristallizzati nel Dossier Caritas 2021 relativamente alla diocesi di Pistoia in cui il 62,2% degli accessi del primo semestre proviene dal capoluogo, seguito dal territorio di Montemurlo (5,7%) e poi da Serravalle Pistoiese (4,7%).

La maggior parte degli interventi è relativa a beni materiali tra alimenti e generi di prima necessità. Tra tutto il 2020 e il 2021 sono stati erogati beni per il valore di circa 1 milione di euro. Le donne rappresentano la fetta di utenza principale (57,3%), e se chi si affaccia agli sportelli Caritas è in prevalenza disoccupato (65,9%) non mancano gli occupati (12,7%) seguiti dalle casalinghe (11,2%), dai pensionati (6,1%) e dagli inabili (1,8%).

Non ho più nulla. Mangiamo da una settimana pasta in bianco. A mio figlio, per non dare l’idea della miseria, preparo una torta al cioccolato, ma tra pochi giorni non avremo più niente da mangiare”: non è che una tra le telefonate giunte ai centri di ascolto e rappresentata dalla vicedirettrice Caritas Francesca Meoni. 

La pandemia continua a produrre effetti avversi sulle famiglie del Pistoiese. A uno scenario che Caritas non esita a definire "drammatico", le scelte emergenziali si sono declinate in risposte altrettanto inedite anche quanto a modalità di ascolto, concentrate su beni primari e non di rado attuate anche con l'aiuto di volontari avanti con l'età ma che non si sono sottratti alla trincea del bisogno emergente. 

I dati sono stati presentati in un incontro aperto dal “grazie” di Marcello Suppressa, direttore della Caritas diocesana pistoiese in un tempo difficile. Tanti i segni di generosità: da quella di volontari e operatori a quella della fondazione Caript, dai contributi delle parrocchie alla generosità di chi si è autotassato con l’iniziativa Nessuno si salva da solo che ha raccolto oltre 70mila euro.

“Un netto balzo in avanti delle persone che si affacciano ai centri di ascolto” è il primo dato che emerge dal dossier illustrato da Giovanni Cerri. E tra gli utenti si presentano sempre più “famiglie piuttosto giovani e persone che vivono una grave marginalità”. Tra le presenze aumentano gli italiani, che sono almeno il 40% degli utenti, il resto è prevalentemente originario del nord Africa pur registrando aumento di persone provenienti da Gambia, Pakistan, Filippine, Nigeria. 

Durante la pandemia alla mensa non sono state poste limitazioni e sono stati erogati pasti senza registrazioni a chiunque si fosse presentato. Ma il Dossier, spiega Cerri, rileva anche l’aumento delle spese per le utenze e per gli anticipi ai servizi sociali attivati dai centri di ascolto del territorio. 

“Il Dossier – ha affermato il vescovo monsignor Fauso Tardelli – è sempre un pugno nello stomaco, perché evidenzia che il problema della povertà si è aggravato. Il nostro sistema economico produce povertà. Cos’è che non va nel nostro territorio? E chi non si rivolge ai centri di ascolto, quali criticità sta vivendo?”


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