Attualità lunedì 04 aprile 2016 ore 18:58
Il crocevia toscano dello spaccio di droga

Sugli alti numeri dello smercio a Prato incide soprattutto la presenza dei clienti che arrivano da fuori per acquistare gli stupefacenti
PRATO — In sostanza l'emergenza c'è, ma sembra arrivare da fuori porta più che essere interna al tessuto cittadino. Questo non significa che non ci siano consumatori, soprattutto giovani: negli ultimi 30 giorni a Prato, 680 giovani hanno assunto due o più sostanze stupefacenti, mentre in Toscana sono stati 9.000. Nessun pratese, inoltre, ha fatto ricorso all'eroina a marzo.
A dirlo sono i due studi di Espad e di Edit, sul consumo di droghe fra i giovani pratesi, che sono stati divulgati nel corso della giornata di studi nel palazzo del municipio. In generale, questo è il succo, emerge una minore incidenza dell'assunzione di sostanze fra i pratesi rispetto ai numeri toscani e nazionali.
"Il dato che è venuto fuori non è in contraddizione con quanto sta accadendo negli ultimi anni in città perché molti consumatori vengono da fuori - ha spiegato il vicesindaco Simone Faggi - la prevenzione resta l'elemento fondamentale per combattere la tossicodipendenza, accanto al contrasto allo spaccio di droga".
Nel dettaglio, la cannabis e la cocaina sono le sostanze prevalentemente utilizzate. La cannabis è stata consumata nell'ultimo mese dal 17 per cento degli intervistati in Italia, dal 20,3 per cento in Toscana e dal 17,3 per cento a Prato.
Sul fronte della cocaina, invece, nell'ultimo mese ne ha fatto uso l'1,6 per cento degli intervistati in Italia e in Toscana e lo 0,9 per cento a Prato. Nell'ultimo anno la percentuale aumenta al 2,6 per cento in Italia, al 2,8 per cento in Toscana e all'1,4 per cento a Prato.
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