Attualità martedì 15 aprile 2025 ore 17:30
Tre interventi in uno e a 84 anni ora sta bene

La paziente è stata dimessa e ha ripreso le sue attività, inclusa quella di volontariato. La sessione chirurgica eseguita con tecniche laparoscopiche
PRATO — Tre diagnosi di tumore, tre interventi chirurgici in uno e adesso la paziente di 84 anni è stata dimessa e non solo: "Mia madre sta bene - riferisce la figlia della signora - ed ha ripreso tutte le sue normali attività". Volontariato incluso.
La triplice operazione in un'unica sessione chirurgica è stata effettuata all'ospedale Santo Stefano di Prato.
I direttori della struttura complessa di Chirurgia generale dottor Stefano Cantafio, di Chirurgia senologica dottor Luis J. Sanchez e di Ostetricia e ginecologia dottoressa Elisa Scatena hanno eseguito l'intervento insieme ai loro team con il supporto fondamentale del personale infermieristico diretto dalla dottoressa Monica Chiti e dell’équipe anestesiologica diretta dal dottor Vittorio Pavoni.
"Il triplice intervento chirurgico, nella stessa seduta operatoria coordinata dalla dottoressa Donatella Granci - hanno spiegato i dottori Cantafio, Sanchez e Scatena - ha interessato la mastectomia con asportazione dei linfonodi ascellari, l’emicolectomia destra e l’isteroannessiectomia: totalmente eseguito con tecniche laparoscopiche e con l’intento curativo radicale".
Il decorso post operatorio, presso la degenza chirurgica, si è svolto senza alcuna complicanza e la signora è stata dimessa in nona giornata post operatoria.
Tre terribili diagnosi
La paziente era affetta da diabete mellito di tipo due, ipercolesterolemia, e con una storia chirurgica di pregressa sostituzione valvolare aortica e di chirurgia mammaria oncologica.
Durante un follow up senologico, le terribili diagnosi: "Le venivano riscontrati, oltre che una nuovo carcinoma della mammella destra, anche una lesione eteroplasica (crescita anomala di tessuto) a livello del colon destro ed una a livello endometriale".
Per le caratteristiche clinico-patologiche di ciascuna neoplasia, nel corso della discussione multidisciplinare è stata posta l'indicazione all’esecuzione dell’intervento combinato: gli esami istologici dei vari reperti operatori avevano, infatti, dimostrato la presenza di un carcinoma mammario infiltrante, di un adenocarcinoma intestinale e di un carcinoma endometrioide.
In tutti e tre i casi, con l'intervento, è stata ottenuta la radicalità oncologica.
La dottoressa Maria Teresa Mechi, direttore sanitario del Santo Stefano, complimentandosi con i professionisti ha commentato: "Il nostro presidio ha ancora una volta dimostrato un'elevata qualità del servizio chirurgico; nel caso specifico la paziente, nella stessa seduta operatoria, ha svolto ben tre interventi oncologici di estrema complessità con tecniche chirurgiche all’avanguardia che hanno permesso alla paziente il ritorno alle sue normali attività”.
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