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Cronaca sabato 26 maggio 2018 ore 19:15

Omicidio-suicidio, litigio furioso, i primi colpi

Federico Zini e Elisa Amato - foto da Facebook
Federico Zini e Elisa Amato - foto da Facebook

Federico Zini ha aggredito l'ex fidanzata a Galciana, dove la ragazza abitava pur lavorando a Firenze. Le testimonianze dei vicini della vittima



SAN MINIATO — Proseguono le indagini per ricostruire la dinamica dell'aggressione avvenuta la scorsa notte a Prato e sfociata in un omicidio-suicidio compiuto in un parcheggio di San Miniato. E soprattutto per chiarire se la vittima, Elisa Amato, 30 anni, è stata inizialmente ferita lì, a Galciana, in via Brasimone, a pochi metri di distanza dalla sua abitazione, oppure se l'ex fidanzato Federico Zini, 25 anni, ha sparato in aria i colpi di pistola uditi dai vicini, per poi costringere la ragazza a partire a tutta velocità a bordo della sua auto verso San Miniato, dove poco dopo l'avrebbe uccisa e si sarebbe tolto la vita.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, basata sui racconti dei residenti della zona ascoltati in veste di testimoni, Federico Zini, calciatore molto noto del Tuttocuoio, avrebbe aspettato l'ex fidanzata sotto casa fino a tarda notte. Quando, intorno alle 3, l'ha vista arrivare a bordo di un'auto, le si sarebbe parato davanti, avrebbe cominciato a litigare con lei -  uno scontro verbale molto acceso - e alla fine avrebbe esploso un colpo di pistola con un'arma da lui regolarmente detenuta per uso sportivo. Poi sempre i vicini hanno sentito l'auto partire a tutta velocità. I cadaveri dei due giovani sono stati ritrovati questa mattina, all'interno dell'auto lasciata in sosta vicino allo stadio. Nei prossimi giorni, l'autopsia sui corpi di Elisa e Federico potrà fornire altri elementi.

Elisa Amato lavorava come commessa in un negozio di Firenze di una nota catena commerciale. In passato aveva svolto attività di volontariato nella Pubblica Assistenza. L'associazione ha inviato un messaggio di partecipazione e cordoglio alla famiglia di Elisa.


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