Beerbone, la birra nata in laboratorio che fa bene alla salute
di Davide Cappannari - mercoledì 19 ottobre 2022 ore 08:00
“Noi siamo quello che mangiamo” diceva il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach per evidenziare come le abitudini alimentari abbiano diversi riflessi su molte delle caratteristiche di una persona, anche riguardo allo stato di salute. Ma siamo anche quello che beviamo, e questo concetto può essere facilmente compreso se pensiamo alla birra e alla quantità di nutrienti in essa contenuti. L’apporto calorico è determinato in buona parte dal grado alcolico e dalle sostanze dell’estratto secco che la compongono. Contiene poche proteine, circa lo 0,5%, tracce di lipidi e tutti gli otto aminoacidi essenziali. La birra è inoltre una buona fonte di destrine, possiede una significativa quantità di vitamine del gruppo B, folati, sali minerali e potassio. Tra i minerali disciolti ci sono il calcio, i solfati e i cloruri, e tra questi, in certe condizioni, anche il silicio (prendete appunti per quel che leggerete dopo).
La birra dunque, come un alimento solido, fornisce all’organismo utili nutrienti, sali e altre sostanze benefiche, con effetti positivi sulla salute. Su questo presupposto si basa una ricerca di nutraceutica dell’Università di Siena, in collaborazione con il Birrificio San Quirico, consolidata realtà brassicola della Val d’Orcia. Gli studi condotti da SienabioActive Srl, spin off dell’Università di Siena, hanno dimostrato l’efficacia che può avere una birra arricchita in silicio sull’osteoporosi. Beerbone, questo il nome del progetto, nasce sette anni fa. Presentato ad Expo 2015 e sviluppato nell’ambito del ‘Programma Nutraceutica’ promosso dalla Regione Toscana, oggi Beerbone è una birra artigianale messa in commercio come bevanda piacevole e di facile beva, in grado di favorire il benessere delle persone e di prevenire le patologie ossee.
“Il silicio – spiega la professoressa Annalisa Santucci, coordinatrice del progetto – autorizzato come integratore alimentare, è essenziale per il metabolismo del tessuto connettivo ed osseo. Inoltre la birra è, in assoluto, l’alimento che maggiormente contribuisce all’assunzione del silicio nella dieta, in quanto principale fonte di acido ortosilicico, la forma prontamente biodisponibile e bioassorbibile a livello gastro-intestinale”.
Gli studi condotti hanno dimostrato la bioattività benefica del silicio contenuto nella birra artigianale del Birrificio San Quirico sulle cellule osteoarticolari umane. Un risultato che si può però ottenere solo tramite un severo controllo di filiera, dalla semina dei cereali fino alla produzione finale della bevanda, attraverso una cura del processo che garantisca un prodotto finale con proprietà certificate scientificamente.
Ma quali sono le caratteristiche di Beerbone? La birra si presenta di colore chiaro ed opalescente, caratterizzata da una schiuma bianca e persistente. Al naso sprigiona aromi di arancia, coriandolo, con un fine retrogusto di zenzero. Questa birra si abbina con pizza, pesce, carni bianche ed è piacevole anche bevuta da sola come aperitivo. Chi ha pensato e prodotto Beerbone, però, non si accontenta dell’aspetto culinario: si pone l’obiettivo di certificarsi internazionalmente come alimento funzionale al benessere, in modo da poter favorire la commercializzazione attraverso i canali degli alimenti salutistici (farmacie, parafarmacie, negozi di prodotti alimentari orientati al benessere).
Per questo, in occasione della presentazione della birra all’Accademia dei Fisiocritici di Siena, il 29 luglio scorso, è stata siglata una nuova partnership strategica per sviluppare ulteriormente il progetto di ricerca. Dal sodalizio tra SienabioActive, la una start up innovativa a leadership femminile nata presso il Dipartimento di Biotecnologie Chimica e Farmacia dell’Università di Siena, e il Birrificio San Quirico, produttore di birre artigianali d’eccellenza, potrebbero perciò nascere nuovi ed interessanti sviluppi nel segno dell’innovazione e della salubrità alimentare. Qualcosa che potrebbe avere delle conseguenze sul settore brassicolo e sulle modalità alternative di consumo della birra, e su cui vale certamente la pena rimanere sintonizzati.
Davide Cappannari