Cronaca giovedì 09 febbraio 2017 ore 18:07
Alleanza italo-cinese per il traffico di rifiuti

Dopo una lunga indagine 35 persone sono finite sul registro degli indagati della Procura di Prato per la gestione illecita di rifiuti tessili
PRATO — C’erano anche due ditte italiane al centro di un maxi-giro di smaltimento irregolare di rifiuti tessili da parte di circa 25 ditte cinesi. La polizia municipale di Prato ha concluso la prima fase di una lunga indagine: 35 persone sono finite sul registro degli indagati della Procura di Prato per gestione illecita di rifiuti.
Una ditta di smaltimento è stata posta sotto sequestro, così come un veicolo utilizzato per il trasporto illecito di rifiuti. Sono al momento al vaglio degli inquirenti le posizioni di altre 2 ditte coinvolte nella gestione di rifiuti tessili.
Al centro dell’attività illecita due cittadini cinesi, uno residente a Prato e l'altro in Emilia Romagna. Erano loro che si occupavano di andare a ritirare i rifiuti tessili prodotte dalle ditte del comprensorio pratese per poi trasportarle ad alcune ditte, italiane e cinesi, che ne avrebbero dovuto gestire lo smaltimento o il recupero.
Perquisite le due ditte di gestione rifiuti i cui titolari italiani si avvalevano del lavoro dei due cinesi. Ad una delle due ditte sono stati messi i sigilli, così come su l’autocarro usato dai due cinesi.
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