
«Tre colpi di clacson e in pochi secondi si corre a oltre 200 km/h»: come funzionano le gare clandestine a Roma - il racconto di un partecipante
 
                
                    
                
            Cronaca lunedì 11 dicembre 2017 ore 12:32
Tonnellate di acrilico spacciato per cachemire

I finanzieri di Prato coinvolta in una maxi operazione che ha portato al sequestro di 13mila abiti falsi e macchinari per un ammontare di 600mila euro
TORINO — Le etichette dicevano il falso e la bugia era bella grossa perché i capi di abbigliamento sui quali erano state cucite davano a bere ai clienti finali che si trattasse di abiti in mohair, cachemire, alpaca e lana merinos. Peccato che fosse tutto e solo acrilico. Messi insieme, i capi sequestrati dalla guardia di finanza di Torino in un'operazione che ha coinvolto anche i colleghi del comando di Prato, fanno un bel numero: tredicimila in tutto.
Nel maxi sequestro, iniziato dai controlli in alcuni negozi nel torinese e in provincia di Asti, sono finiti in realtà anche trentasette macchinari utilizzati per mettere a segno la frode, venticinquemila etichette e imballaggi con indicazioni che dicevano il falso sui prodotti all'interno. Il tutto per un valore che superava i 600mila euro.
Quattro gli imprenditori, tutti cinesi, denunciati per frode in commercio. Tutti sono stati anche multati.
    Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta. 
    Basta cliccare QUI
    
 
		

 
						



 
                



