Casciana: Skim in volo sulle terme
di Riccardo Ferrucci - lunedì 15 dicembre 2025 ore 08:00

“In volo sulle Terme” con un murales in via della Sorgente e una mostra al Ritrovo del Forestiero sono il modo di presentarsi di Skim a Casciana Terme, una mostra visitabile fino al 6 gennaio 2026 e che diventa un modo significativo per lasciare un segno importante del suo lavoro nella città termale. Il grande murales racconta la storia di Casciana Terme ed è un modo originale di descrivere la storia e i riferimenti pittorici di una città.
L’opera di Skim, che in qualche misura e per talune cifre stilistiche si inserisce nel panorama pop, è un viaggio interminabile, meraviglioso, che trasmette nuove emozioni, un percorso ricco di citazioni, richiami e suggestioni. Come un viaggiatore instancabile il nostro autore cerca di ritrovare un senso e un ordine, ma il mondo sembra essere regolato dal disordine e dalla fantasia, siamo gettati in un “Caos Armonico” pieno di oggetti e sentimenti che ritrovano, alla fine, una segreta poesia e armonia.
Francesco Forconi, in arte Skim, è un giovane pittore contemporaneo fiorentino. Fin da ragazzo, quando era solito decorare il libretto delle assenze a scuola, sognava di fare l'artista. Oggi ha uno studio a Scandicci, nel quale le sue opere prendono vita in un trionfo di forme e colori. Il suo motto è proprio "In Color We Trust", scritta che compare spesso nei suoi lavori e che riassume in gran parte il suo pensiero artistico. Lo stile è fresco, il tratto è semplice e pulito, il colore sempre in primo piano. Nelle opere di Skim le figure affollano la tela senza mai dare l'impressione di volerla comprimere, creando mondi e associazioni nuove, un caos nel quale l'artista mantiene sempre il pieno controllo.
Skim è molte cose tutte insieme: viaggia nell’intreccio della società contemporanea trovando un suo filo per uscire dal labirinto e descrive, per noi spettatori, le ragioni profonde dell’arte, del vivere, dello scoprire chi e cosa in mezzo al caos non è caos. Il suo originale percorso artistico tende a vedere, in modo nuovo, l’immagine della realtà e dargli spazio, farla durare, rendere visibile il non visibile, il non detto, quello che resta segreto, aprire, alla fine, il cuore al mondo dei sogni e della fantasia.
Un’epoca di miracoli crudeli, ci racconta con leggerezza Skim, una struggente avventura che ci porta nel nuovo millennio, ma senza dimenticare le nostre paure ancestrali, l’eterna fiaba narrata, quasi sottovoce, da un burattinaio folle, un viaggio incantato ancora pieno di sorprese, un domani ancora tutto da raccontare e da dipingere. Skim non potrà mai essere ricordato come l’autore di un singolo quadro importante, ma come un’artista capace di creare, inventare, un proprio mondo poetico, skimmato, ancora più consistente e reale della realtà.
“Ognuno di noi ha bisogno di sogni per vivere” suggerisce Alessandro Baricco e in questa dimensione si colloca l’arte di Skim che popola le sue tele di sogni e immagini che non si dimenticano, che restano nel nostro orizzonte visivo con la forza della poesia e della sincerità. Le sue opere sono come apparizioni, miraggi sul punto di scomparire, ma che possiedono dentro di sé la forza e la necessità dell’arte. Nella visione lirica risiede la freschezza dell’opera di Skim che guarda al passato, ai maestri, alle radici, ma poi inventa un proprio mondo, visioni in cui è piacevole perdersi e ritrovarsi, perché i sogni durano un attimo e si dissolvono, ma la poesia vive e resta per sempre, come i dipinti del nostro artista.
Sono quasi segni magici quelli di Skim, annotati con fantasia sulla tela come un rituale, che richiama l’arte primitiva australiana e le esperienze storiche europee (Rinascimento e Pittura Metafisica) in un diluvio di immagini che creano orizzonti scenici sempre nuovi e originali, in un canto struggente sull’età moderna. La fascinazione di queste opere nasce da questo doppio sguardo verso il futuro (computer, arte virtuale, video gioco) e verso il passato (pittura primitiva, Rinascimento, De Chirico).
L’opera di Skim per elaborare il suo orizzonte pittorico si affida ai colori e alle forme, per costruire visioni nuove e misteriose, per elaborare un Caos Armonico, per mettere in scena una sua idea di mondo e vita, per sentire sensorialmente qualcosa che implica una emozione profonda, un vivere fino in fondo il suo viaggio nell’arte. Le immagini, ricche di oggetti e segni, diventano un modo di leggere l’universo e i suoi significati nascosti; la sua rilettura dei classici, da Raffaello a Leonardo, sono una maniera di riappropriarsi di una storia per costruire una propria idea del presente.
L’idea del gioco è alla base del lavoro di Skim, capace di creare luoghi e situazioni inventate, ma in grado di condurci in scene meravigliose e armoniose, ricche di segreti e sorprese; proprio la riscoperta di una dimensione ludica è alla base del suo stile così immaginifico e irreale, un invito a tornare bambini per riscoprire la verità e la dolcezza.
Nei suoi dipinti, nelle citazioni di Picasso e De Chirico, nelle città e nei cuori pulsanti risiede una magia sotterranea che evoca, tra mille colori, un’idea di felicità e scoperta, attraverso un linguaggio moderno, ma che possiede dentro di sé il senso del passato, della memoria, una lunga avventura umana e poetica. Le sue cromie contengono, dentro le pieghe del racconto, le fessure della storia, dalla luce di Piero della Francesca ai volti di modigliana memoria, capaci di illuminare il presente con i ricordi e le visioni di un vissuto troppo in fretta dimenticato.
Il viaggiatore Skim ha scelto la strada della bellezza con la sua opera, sui muri o sulla tela, e cerca di riconoscere la bellezza e la fantasia, dare spazio ai sogni per superare la morte, l’inferno, il dolore, la tristezza che ci circonda. Restare un bambino che rifiuta di crescere, come l’amato Pinocchio, perché per essere diversi forse è sufficiente, semplicemente, rimanere innocenti, aperti e disponibili alla vita e al suo magico spettacolo, alle sue sorprese.
Francesco Forconi Skim ha cercato nella pittura una strada verso la leggerezza, lontano dal grigiore dello spettacolo televisivo o di un’arte ripetitiva e manieristica. I suoi sogni immaginano percorsi diversi, modi inediti di raffigurare il presente o il futuro, simbologie utilizzabili per registrare la realtà, in modo curioso e fantastico. L’idea centrale è che il sorriso e l’innocenza, la semplicità siano una maniera possibile, forse l’unica, per descrive oggettivamente la natura e il mondo. Il murales di Skim rimane negli occhi e nel cuore, come una testimonianza di armonia e poesia che coinvolge noi spettatori e ci porta nel mondo dei sogni e della fantasia.
Riccardo Ferrucci













