Attualità martedì 05 agosto 2025 ore 10:25
Telerilevamento iperspettrale per mappare i territori

Il metodo d'avanguardia per tenere sott'occhio le trasformazioni dei suoli pone la Toscana un passo avanti. Tutti i dati disponibili online
TOSCANA — Le trasformazioni dei suoli generate dal loro progressivo consumo rilette anche grazie alle immagini fornite tramite rilevamento iperspettrale: il metodo pone la Toscana all'avanguardia per qualità dell’informazione georeferenziata pubblica attraverso l’uso integrato di immagini acquisite da satelliti, da aerei e validate con misure a terra.
Non solo, perché i dati sono tutti disponibili online, in formato open data, all’interno della Base Informativa Territoriale regionale (disciplinata dalla Legge regionale 65/2014) e pubblicati su GeoScopio.
Di recente sono state acquisite immagini iperspettrali e firme spettrali dei materiali delle superfici artificializzate, strumenti fondamentali per leggere in modo oggettivo, di dettaglio e multitemporale le trasformazioni del territorio, tra cui il consumo di suolo effettivo. Queste immagini si aggiungono agli ormai consueti e periodici rilievi multispettrali (che forniscono su tutta la regione ortofoto a 20 cm in 4 bande RGB e infrarosso).
Immagini iperspettrali: andare oltre il visibile
Il telerilevamento iperspettrale, a differenza del multispettrale, acquisisce centinaia di bande spettrali capaci di rilevare le proprietà chimico-fisiche dei materiali osservati. Per questo Regione Toscana ha condotto rilievi aerei ad alta risoluzione (1-3 metri) sulle aree di Prato, Grosseto e Lucca, coprendo oltre 20mila ettari di superficie.
Questi dati sono utilizzati, tra l’altro, per sperimentare l’aggiunta di informazioni sui materiali delle superfici artificializzate cartografate nella Carta di Uso e Copertura del Suolo regionale.
E poi ci sono le firme spettrali per leggere l’impronta dei materiali. Accanto all’osservazione dall’alto, Regione Toscana ha svolto anche campagne di campionamento diretto a terra, per costruire la prima libreria regionale di firme spettrali dei materiali di copertura dei manufatti e delle pavimentazioni delle aree urbanizzate.
Una firma spettrale è la risposta specifica di un materiale alla radiazione elettromagnetica. Acquisite con specifica strumentazione, le firme (sono oltre 160 i punti di campionatura) riguardano materiali come asfalto, cemento, laterizio, plastica, metallo, legno, e sono fondamentali per calibrare e validare l’interpretazione delle immagini telerilevate.
Il confronto tra la firma acquisita a terra e il pixel dell’immagine acquisita da piattaforme in volo consente di migliorare la classificazione automatica e di produrre mappe affidabili sullo stato e l’evoluzione del patrimonio territoriale.
"Passo fondamentale per la pianificazione territoriale"
Il presidente Eugenio Giani ha commentato con soddisfazione la notizia dell'acquisizione delle immagini iperspettrali e delle firme spettrali: "Questo progetto, frutto del lavoro coordinato dell’Ufficio Cartografico (SIT) e della collaborazione con Agenzie Spaziali e centri di ricerca, rappresenta un passo fondamentale verso una pianificazione territoriale sempre più precisa e basata su evidenze scientifiche. Il patrimonio complessivo di dati di alta precisione è pubblico e consultabile su GeoScopio in formato aperto".
Del medesimo tenore le parole dell'assessore al governo del territorio Stefano Baccelli: "Grazie a questa attività, la Toscana si conferma un’eccellenza nel campo del monitoraggio ambientale, mettendo a disposizione della comunità dati di altissima qualità, open e accessibili a tutti. Le immagini iperspettrali e le firme spettrali acquisite ci permettono di analizzare con dettaglio senza precedenti le trasformazioni del suolo, contrastando in modo efficace il consumo di suolo e promuovendo un uso più consapevole delle risorse".
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