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Attualità martedì 19 gennaio 2021 ore 13:33

Le imprese del distretto bussano alla politica

bobine di filo

Chiedono risposte per salvaguardia e rilancio dell'industria pratese a partire dal settore trainante del tessile e dell'abbigliamento



PRATO — Dal distretto industriale pratese le imprese bussano alla porta della politica per chiedere risposte per salvaguardia e rilancio dell'industria pratese a partire dal settore trainante del tessile e dell'abbigliamento. L'azione vede insieme Cna Toscana Centro, Confartigianato Imprese Prato e Confindustria Toscana Nord che hanno scelto di attivarsi unitariamente presso Governo e Regione Toscana disponendo un documento strategico.

Qui, oltre ai dati relativi al peso economico del settore tessile-abbigliamento pratese, sono stati individuati gli interventi prioritari per il distretto, sui quali le tre associazioni intendono attivare l’impegno di tutti gli interlocutori istituzionali, sociali e professionali, ad ogni livello. 

La piattaforma è stata presentata in conferenza stampa dai vertici delle tre organizzazioni Claudio Bettazzi e Francesco Viti (rispettivamente presidente di Cna Toscana Centro e di Cna Federmoda), Luca Giusti e Moreno Vignolini (rispettivamente presidente di Confartigianato Imprese Prato e dei tessili della stessa associazione) e Francesco Marini e Maurizio Sarti (rispettivamente vicepresidente di Confindustria Toscana Nord e presidente della sezione Sistema moda della stessa associazione).

Le misure individuate nel documento partono dal presupposto che le necessità di intervento investano un primo e più urgente livello di tutela e ristoro delle attività economiche. Un secondo livello orientato al rilancio. Infine un programma a medio e lungo termine che ridisegni, potenziandoli, i fattori di contesto in grado di favorire e sostenere le attività produttive.

“Nel manifatturiero – è stato sottolineato - i prodotti del settore moda sono i più colpiti dalla crisi economica determinata dalla pandemia Covid-19. L'altissima concentrazione del settore nell'area pratese ha fatto sì che Prato sia la provincia toscana che registra la più grande contrazione della produzione, una delle più ferite a livello nazionale". 

"Mai come in questo momento storico - proseguono gli imprenditori - serve il pieno sostegno degli attori pubblici con le migliori e più coraggiose scelte di politica industriale e infrastrutturale, con azioni e risorse che devono coinvolgere tutti i diversi gradi di responsabilità, dal Governo fino agli enti locali, passando per i nostri rappresentanti in Parlamento, il cui impegno sarà dirimente per portare a Prato i risultati necessari a vincere questa battaglia”.


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