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Attualità giovedì 30 giugno 2016 ore 14:42

Saldi estivi per gli amanti dello shopping

Tornano gli sconti estivi che il 2 luglio, nei negozi della provincia di Prato, sarà fra il 20 e il 40 per cento. Il vademecum di Confcommercio



PRATO — Saldi un’opportunità per dare slancio al commercio dopo un giugno sottotono. Previsioni positive arrivano dalla provincia di Prato: secondo Confcommercio si preannuncia un avvio dei saldi con qualche segnale positivo. Infatti fino ad oggi, il trend procedeva a rilento a causa del clima non favorevole.

C'è anche un altro fatto che fa be sperare: il cambio di tendenza negli acquisti. Infatti è emerso che nell’ultimo anno i consumatori hanno puntato sulla qualità, invece che sul risparmio.

Secondo i dati raccolti da Confcommercio, i capi che andranno per la maggiore saranno bermuda, t-shirt, abiti freschi ed estivi ma anche costumi colorati e con diverse fantasie.

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale


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