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Cronaca mercoledì 27 aprile 2022 ore 15:41

Traffico di droga dal Nord con gli ovuli in pancia

La droga rinvenuta

Si rifornivano da corrieri che ingoiavano ovuli in grandi quantitativi per poi trasferirli a Prato dov'era la piazza di spaccio. Gli indagati sono 19



PRATO — E' di 19 indagati e 7 raggiunti da misure di prevenzione il bilancio dell'operazione antidroga denominata Lungo il Fiume. La polizia di Prato oggi ha avviato le notifiche di 19 avvisi di conclusione delle indagini preliminari e di 7 misure di prevenzione nell’ambito dell'operazione che ha interessato le province di Prato, Pistoia, Bologna, Firenze, Perugia e Catanzaro.

L'indagine era stata avviata nel Luglio 2020 nella cornice delle attività di contrasto allo spaccio di droga nel centro cittadino di Prato. Secondo le risultanze investigative gli indagati sarebbero responsabili dell’importazione e dello spaccio prevalentemente di eroina e in misura minore anche di marijuana.

Con cadenza settimanale si sarebbero riforniti di eroina da persone provenienti dall’Italia Settentrionale attraverso il cosiddetto sistema degli ovulatori, per poi commercializzare la sostanza in centro a Prato. Il modus operandi prevedeva l’ingestione di grandi quantitativi di eroina da consegnare a coloro che avrebbero provveduto allo spaccio al dettaglio nelle aree del centro storico.

L’indagine ha portato complessivamnete a 23 arresti di spacciatori, alcuni dei quali non comunicati e tenuti riservati per evidenti neccessità investigative, oltre che al sequestro di 4.600 grammi di eroina, 655 grammi di marijuana e 8.000 euro ritenuti provento dell’attività delittuosa.

La droga rinvenuta in ovuli

Gli ovuli recuperati

In particolare, la droga era destinata allo spaccio al dettaglio nelle zone limitrofe alla stazione ferroviaria di Porta al Serraglio, dove numerosi consumatori provenienti da altre province arrivano in treno per rifornirsi anche consumando nei paraggi.

Sono state avviate anche le procedure di espulsione nei confronti di 4 indagati di origini straniere risultati irregolari sul territorio nazionale, mentre un cittadino anche lui di origini straniere implicato nell’indagine è stato segnalato alla prefettura in quanto ospite di un Cas cittadino. Sono state adottate le misure di prevenzione dell’ avviso orale nei confronti di 7 indagati.


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