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Attualità martedì 02 febbraio 2021 ore 10:57

Contagio economico, chiudono in 2.224

negozio chiuso

I dati della Camera di commercio sulla demografia imprenditoriale nel 2020 registrano mortalità spiccata nella ristorazione col -8,2%



PRATO — Ristorazione: -8,2% di esercizi attivi in un anno. Tessile: -3,9%. Pelletteria e calzature: -1,3%. Tracollo sui nuovi contratti di avviamento al lavoro: -30,6%. Imprese che hanno cessato l'attività: 2.224. Sono i dati sulla variazione di imprese attive in provincia di Prato elaborati dalla Camera di commercio di Pistoia e Prato per l'anno 2020 sul 2019, e segnano criticità importanti soprattutto per alcuni settori.

Così incide il Covid-19, come evidenzia l'organismo camerale interprovinciale che tocca con mano il contagio economico: "I numeri non mentono: nei territori di Pistoia e Prato l’emergenza sanitaria ha avuto un impatto drammatico sul tessuto imprenditoriale con pesanti ripercussioni", è l'analisi.

In provincia di Prato la variazione totale delle imprese attive è risultata nel complesso leggermente positiva (+0,1%), dato che replica la modesta crescita riscontrata nel 2019 (+0,1%). Tra i settori proseguono la flessione dell’agricoltura (-1,1%), del tessile (-3,9%) e della pelletteria e calzature (-1,3%). Negativo anche l’andamento nel comparto chimico-farmaceutico (-1,1%) mentre si riduce notevolmente il tasso di crescita delle confezioni (+0,8%).

Sostanzialmente stabili il commercio (+0,0% a livello aggregato) e il complesso delle attività riconducibili al turismo (+0,0%), settore all’interno del quale si registra però un andamento divergente tra le strutture ricettive (+6,1%) e i servizi di ristorazione (-8,2%). Crescita infine moderatamente positiva nei servizi (+0,5%), tra i quali si osserva peraltro uno sviluppo abbastanza deciso della componente orientata al supporto delle imprese (+3,8%).

Dal punto di osservazione della Camera di commercio di Pistoia e Prato, nell’anno appena trascorso le province di Pistoia e Prato perdono 3.917 imprese a fronte di 3.674 nuove iscrizioni e chiudono l’anno con un saldo negativo di -243 unità (-140 a Pistoia e -103 a Prato). E' il dato peggiore degli ultimi 10 anni. Nel 2019 il saldo era stato di +300 unità. L’andamento dei flussi di iscrizione e di cessazione rileva una situazione di stallo del sistema economico del territorio delle due province.

Gli effetti della pandemia, analizza l'ente, stanno determinando anche una forte contrazione in termini di contratti di avviamento al lavoro: 20.700 contratti in meno nelle due province di Prato e Pistoia tra gennaio e settembre 2020, in media -30,6% a Prato.

La preoccupazione è palpabile: “Il quadro che emerge dai dati riguardanti la demografia delle imprese - commenta la presidente della Camera di commercio Pistoia-Prato Dalila Mazzi - conferma le difficoltà con cui si sta misurando l’economia del territorio. E la situazione potrebbe peggiorare ancora. Un’idea definitiva delle reali conseguenze dell’epidemia sul tessuto imprenditoriale sarà possibile farsela nei prossimi mesi quando sull’economia si saranno manifestati tutti gli effetti diretti e indiretti della crisi sanitaria".


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