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martedì 19 marzo 2024

SORRIDENDO — il Blog di Nicola Belcari

Nicola Belcari

Ex prof. di Lettere e di Storia dell’arte, ex bibliotecario; ex giovane, ex sano come un pesce; dilettante di pittura e composizione artistica, giocatore di dama, con la passione per gli scacchi; amante della parola scritta

Farei l'amore, non la guerra

di Nicola Belcari - domenica 06 marzo 2022 ore 07:30

Sembrava passata di moda: la guerra. E in effetti lo è: non incontra più sostenitori e l’opinione pubblica l’avversa. Senza pensare però che molte si combattono sempre e da sempre; guerre “locali”, guerre dimenticate, in Africa, in Asia, in continenti e terre lontane. Non ne abbiamo cognizione, contezza o semplicemente ce ne infischiamo.
Ma quello che si annuncia come “il secolo della stupidità” (devo ricorrere a un’autocitazione: dall’articolo L’oca farcita del blog) poteva fare a meno della guerra (in casa)?

Siccome la catastrofe mondiale dell’inquinamento e la distruzione ecologica del pianeta si mostrano troppo lente, allora andava rispolverata la guerra: quale strumento più efficace?
Dato che il virus naturale, o allevato in laboratorio, non riesce a sconfiggere l’Umanità, anche se certi effetti li ha ottenuti dobbiamo riconoscerlo, seminando morte, dolore, disperazione e togliendo libertà di comportamenti e di azioni, allora la guerra potrebbe completare l’opera così bene iniziata.

Le grandi potenze, dispongono della possibilità di distruggere il pianeta, hanno la forza d’imporre la propria legge, come il lupo con l’agnello. Il diritto del più forte è l’unica legge che vige a qualsiasi latitudine dall’età della pietra a quella di oggi.
I politici dei piccoli Stati, litigiosi quanto inetti, si preoccupano di interessi particolari, o dei propri, anziché unirsi e contrapporsi allo strapotere, alla prepotenza delle superpotenze, qualsiasi esse siano.

E i capi non sono altrettanto possenti? Con la vecchiaia si torna bambini e si ha nostalgia di giocare con i soldatini? L’arrosto di tacchino, il riso allo zafferano, caviale e champagne non hanno più sapore? Donne affascinanti in grado di far perdere la testa a ministri e governanti, e in casi eccezionali, se necessario, pronte a lasciarsi amare e possedere, non suscitano più un travolgente desiderio di congiungimento amoroso? Spie seducenti e irresistibili, escort di gran lusso e tali solo occasionalmente, non dovrebbero distrarre da passatempi pericolosi? Hanno incarnati di porcellana, o di un caldo olivastro, o sono bionde e diafane con il colorito delle albicocche appena mature, occhi trasparenti come acqua limpida…

Farei l’amore (se potessi).

Nicola Belcari

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